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Il valore formativo della cucina italiana nel mondo

“Uno degli insegnamenti della grave pandemia che stiamo affrontando è proprio quello di promuovere uno stile di vita sano e una crescita sostenibile, a partire dal rispetto di abitudini alimentari corrette, dell’ambiente e dei territori in cui viviamo” ha dichiarato l’Ambasciatore Fabrizio Bucci.
Dall’Ambasciata Italiana a Tirana, Albania, viene così un messaggio di fiducia che lo scorso mese di novembre si è concretizzato in un programma educativo inserito nella quinta edizione della Settimana della Cucina italiana in Albania.
Saperi e Sapori delle Terre Italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi è stato il tema portante dell’iniziativa che coinvolto le Istituzioni albanesi e numerosi partner che hanno collaborato con Ambasciata, Consolato Generale di Valona e ufficio ICE alla miglior riuscita dell’edizione di quest’anno.
Il progetto consolida un percorso iniziato con Expo 2015 e pone l’evidenza sulle grandi tematiche e sui valori che contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità, dieta mediterranea, inclusività, valorizzazione dei prodotti.
Le numerose attività, soprattutto in formato digitale, hanno avuto infatti come focus il trinomio sostenibilità – qualità – salute, in linea con l’azione di tutela della tradizione culinaria italiana e di promozione di uno stile di vita sano attraverso la Dieta Mediterranea.
“Il nostro sostegno alla formazione professionale – ha dichiarato l’Ambasciatore Bucci –  alla diffusione della lingua italiana e alla promozione delle eccellenze del Made in Italy prosegue incessante e continuerà anche nei prossimi mesi con nuove attività, incentrate su tematiche dal grande interesse attuale come sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale ed energetica, sviluppo rurale ed economia circolare”.

M.C.

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