

Foto: ©Andrea Baseggio
Si è svolta lo scorso dicembre La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo, ideata per rendere omaggio al lavoro dei tanti allevatori che, nonostante le grandi difficoltà, dovute alla congiuntura economica con gli enormi rincari dei costi, non desistono dal portare avanti la tradizione legata alla piemontese.
Un momento di festa per tutti; per i turisti, per il pubblico in generale, per la gente di Moncalvo, per i macellai ma anche e soprattutto per gli allevatori che, quotidianamente si impegnano per portare avanti una tradizione secolare e, quindi meritano eventi come la Fiera del Bue Grasso di Moncalvo che serve a promuovere e valorizzare il loro lavoro.

Foto: ©Andrea Baseggio
L’evento ha goduto di diversi appuntamenti nell’arco delle giornate previste, dal 3 all’11 dicembre:
– presso le botteghe e i negozi moncalvesi, il “Bue In Vetrina”, una mostra fotografica diffusa per ricordare le edizioni passate delle Fiera;
– il mercatino dell’antiquariato e le visite alle cantine, alle stalle e agli uliveti;
– in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Moncalvo “Rita Levi Montalcini”, la fattoria didattica rivolta ai ragazzi delle scuole per avvicinarli al mondo delle stalle e degli allevamenti;
– la Fiera Nazionale di Sua Maestà il Bue Grasso, manifestazione riconosciuta De.Co di Moncalvo: i migliori e più possenti capi di buoi e manzi hanno sfilato nel ring per favorire il compito dell’esperta giuria nell’esprimere le valutazioni sfociate nella proclamazione dei vincitori;
– al pubblico l’opportunità del “buji tut al di”: distribuzione continua nel palatenda del sontuoso bollito misto secondo la ricetta di Moncalvo curata dalla Pro loco;
– su piazza Carlo Alberto, la fiera agricola e nell’adiacente piazza Garibaldi i banchi del mercatino enogastronomico dedicato alle tipicità;
– la distribuzione tradizionale della scodella di brodo trippa e ceci;
– la Stima del peso, al vincitore un cesto di prodotti tipici De.Co Moncalvesi.
In tutte le giornate, infine, la rassegna enogastronomica che ha coinvolto una quindicina di locali della zona che ininterrottamente, dall’3 al 11 dicembre, si sono adoperati per servire menù completi a tema, con carni e vini del territorio.
M.C
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