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A Natale vince la tradizione, tra carne e pesce, con qualche eccezione

Siamo arrivati alla fine dell’anno, un 2022 complicato per molti, all’insegna della ripresa per altri. Le feste sono nel pieno e possiamo cominciare a tirare le somme.

Tempo di pranzi in famiglia e cenoni con gli amici, ma cosa mangiano gli Italiani durante le feste? Come hanno indirizzato le loro preferenze alimentari e culinarie?

Per fare il punto tra convivialità domestica, lauti pranzi, cene da più portate, ricette tipiche e non solo, ci aiuta una ricerca condotta da Everli, popolare marketplace per l’acquisto online. 

Gli Italiani hanno seguito la tradizione che consiglia una cena a base di pesce la vigilia e carne per il pranzo di Natale ma è davvero, e soprattutto è sempre, così?  

Analizzando gli acquisti effettuati sul sito e via app in occasione delle festività, Everli ha condotto un’indagine ad hoc tra i consumatori.

Ebbene, scottona, pollo e salmone hanno popolato le tavole natalizie.

Dal 20 al 24 dicembre si registra un’impennata d’acquisto di carne e di pesce. I consumatori che prediligono un menu di terra portano in tavola ricette che vedono il bovino, nello specifico la prelibata scottona, e il pollo protagonisti, entrambi presenti ben 11 volte nella top 30 delle carni più acquistate. A contendersi lo scettro di “carne Regina del Natale” c’è anche il pollo, forse perché estremamente versatile. 

Se tra bovino e pollo gli italiani non riescono a scegliere, sul pesce non ci sono dubbi: scelgono il salmone. Dalla sua versione affumicata, al 1° posto tra le varietà di pesce più acquistate, al filetto di salmone al naturale fino a tagli dal sapore orientale come il sashimi questa specie del nord Atlantico occupa ben 15 posizioni su 30 del ranking dei prodotti di mare più venduti. Tra chi sceglie un menu “di magro”, particolarmente apprezzato è poi il pesce bianco, come merluzzo, orata, baccalà, platessa e persico .

Ma facciamo un “giro d’Italia” delle ricette e vediamo come si sono orientate le preferenze secondo le regioni: menù tradizionali o contemporanei?

Contrariamente alla tradizione, non è il sud a prediligere ricette di mare in occasione delle Feste, ma Trieste: salmone, ma anche capesante e rombo. Inoltre, anche a Roma e Genova si preferisce il pesce: in linea con il trend nazionale, il salmone è sempre presente, ma la Capitale segna nella lista della spesa anche le vongole, mentre in Liguria si aggiunge il polpo.

Piemontesi e lombardi optano invece per la carne. A Torino vince di poco un menu tradizionale a base di pollo, salsiccia e scottona. I lombardi scelgono un menu di terra, soprattutto a Varese e a Monza, dove il pescato non sembra apprezzato tanto quanto la carne. In particolare, i varesini celebrano il Natale esclusivamente con piatti a base di pollo, bovino e suino e si preparano anche per il Capodanno, facendo scorta di cotechino e zampone.

Infine c’è Milano: qui sembra che nessuno voglia scegliere tra mare e terra: la città meneghina è in 1° posizione in entrambe le classifiche: è qui che in occasione delle festività si spende di più sia per acquistare carne (pollo, scottona e salsiccia) sia per comparare pesce (salmone e spada, in primis).

In Emilia Romagna, infine, si imbandiscono le tavole con prelibatezze di ogni tipo. Nello specifico, a Bologna, Forlì-Cesena e Rimini si servono sia piatti a base di pesce – dagli antipasti con salmone affumicato a secondi di pesce bianco, senza dimenticare primi alle vongole – sia portate in cui la carne la fa da padrone, con una predilezione particolare per il macinato: del resto, è questa la patria del ragù, delle lasagne e dei tortellini.

Insomma, in occasione del Natale 2022, per 8 italiani su 10 la tradizione non si batte, ma fanno capolino menu veggy o vegan. 

I dati di Everli mostrano come al diffondersi di nuovi stili alimentari, affiorino anche menu delle festività “alternativi” e, tra una portata di carne e una di pesce, faranno capolino piatti veggy o vegan, scelti da 1 italiano su 10 (10%). Nonostante questo trend emergente, sarà la tradizione a dettare ancora una volta le regole: la maggior parte degli italiani si diletterà davanti ai fornelli preparando ricette tipiche (80%) e solo poco più di 1 su 10 (13%) proporrà ai suoi commensali cibi gourmet.

M.C

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