
Scenari interessanti sono emersi dal recente Seminario “Food, Wine & Co”, organizzato dal Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata.
Il tema dell’evento, Food, Wine & Co. Food for Future, Future for Food, ha esaminato le prospettive del cibo e analizzato i possibili risvolti dell’alimentazione futura.
La prof.ssa Simonetta Pattuglia, ideatrice del seminario e Direttore del Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media ha commentato lo stato dell’arte del sistema alimentare alla luce degli eventi che hanno cambiato il mondo.
Dal dibattito sono emersi spunti di riflessione e indicazioni sulle scelte dei consumatori. Il successo dell’agroalimentare nel futuro passa da coltivazioni bio, export, investimenti in tecnologia e Distretti Industriali.
- Post Covid, guerra in Ucraina e crisi climatica sono tre fattori per un unico grande problema, la sicurezza del cibo a livello globale. A gravare sulla situazione, l’inflazione e la siccità, la difficoltà a reperire le materie prime e l’aumento dei prezzi.
- La dieta mediterranea, sempre più apprezzata come stile di vita anche oltreoceano, è stata recentemente riscoperta anche dagli italiani come Dieta a km 0, sostenibile, e su misura per chiunque in tutto il mondo.
- Le vendite alimentari bio in Italia nel 2021 hanno raggiunto il valore di 4,6 miliardi di euro (+5% sul 2020), mentre più dell’80% degli italiani acquista prodotti di aziende agricole locali, incidendo meno sul fronte dei trasporti e dunque del riscaldamento globale.
- L’83% degli italiani è attento all’impatto sulla salute quando sceglie cosa mangiare, mentre il 93,5% riutilizza il cibo che avanza da pranzi. Anche il 65% di chi ordina a domicilio punta al cibo Km 0 e 1 italiano su 2 sceglie la sostenibilità in cucina.
- Autenticità, protezione e tracciabilità le chiavi per valorizzare e tutelare il Brand Italia, a partire dal contrasto al fenomeno dell’Italian sounding, che nel 2021 ha provocato un danno economico di circa 100 miliardi di euro, con 5,5 milioni di kg di merce sequestrati.
- L’autenticità nel cibo nei consumi è un valore fondamentale, riscoperto soprattutto dalle nuovissime generazioni. L’Italia domina la classifica dei brand storici più longevi, tanto che si può parlare di valorizzazione del patrimonio storico dell’impresa attraverso il brand heritage, passando per le eccellenze DOP e IGP. L’autenticità come valore imprescindibile, viene ricercata, nelle scelte alimentari e nei consumi, soprattutto dalle Generazioni Z e Alpha.
In conclusione del seminario, la professoressa Pattuglia ha espresso la sua opinione riguardo il tema della “sovranità alimentare” alla luce degli ultimi eventi: “La sovranità alimentare incarna concetti già espressi in passato da altri ministeri internazionali, come quello francese, che oggi vengono legittimati. In quanto valorizzazione dell’anello agricolo, la sovranità alimentare è una strategia per creare valore economico, aumentare la capacità produttiva interna e valorizzare la filiera alimentare, in un paese il cui comparto agroalimentare vale 538 miliardi, 4 milioni di occupati e il 25% del PIL. La guerra in Ucraina, avrà un impatto sui costi che supererà i 15mila euro ad azienda e che tenderà ad avvicinarsi pericolosamente al tetto dei 100mila euro per le imprese che allevano granivori. La sovranità alimentare sancirà la riscoperta della dieta mediterranea, sempre più apprezzata come stile di vita anche oltreoceano e il ritorno al consumo più controllato e di qualità”.
M.C
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