
La campagna arriva in città: a Roma un’azienda agricola con i suoi prodotti da degustare o portar via. Le origini, le tradizioni, la famiglia, il piacere di fare le cose “fatte bene”.
In Maremma, territorio etrusco, Roma veniva chiamata Ruma che a sua volta, in etrusco, indicava la mammella dell’animale, fonte di nutrimento e vita. Nasce così il progetto Ruma – Bottega e Cucina Agricola che dalla Maremma arriva a pochi passi da Piazza Navona. I protagonisti di questa storia sono Matidia e Guido Pallini, fratello e sorella con alle spalle una storica azienda di famiglia, un’azienda legata alla terra da secoli, un allevamento di bufale nella zona della Maremma toscana. Il desiderio comune era quello di portare la Maremma al centro di tutto, nel cuore d’Italia, Roma: un sogno radicato nella terra ma che non conosce vincoli.
Il focus dell’azienda è il benessere animale. Un progetto di filiera integrata e sostenibile, dove ci sono ampi spazi e una stalla di ultima generazione e in cui gli scarti e i residui diventano energia pulita dopo il passaggio in un impianto di biogas. Sostenibilità e innovazione sono alla base del lavoro che Guido Pallini ha portato avanti, prendendo in mano un’azienda tradizionale per trasformarla in un punto di riferimento in tema di impronta ecologica. Un’idea forte e chiara: portare la campagna in città, ma soprattutto proporre uno stile di vita che si affianca all’idea di artigianalità, del tempo e della cura per le cose fatte bene.
Due vetrine si affacciano sulla strada, tavoli in legno, color terra, e fatti a mano per un totale di circa 16 coperti; acciaio per il bancone dei formaggi, quasi a richiamare l’aspetto “produttivo” dei caseifici. I prodotti variano dai formaggi classici della bufala a quelli stagionati frutto di un’ispirazione tutta francese. La gran parte dei prodotti porta il loro marchio di fabbrica, come il gelato di bufala, grande novità dell’insegna.
La carne è presente con bufale allevate in stato semibrado e una piccola offerta di Maremmane, allevate totalmente allo stato brado.
La scelta della proposta gastronomica è pensata per gli assaggi e la condivisione. Un menu che accompagna durante l’arco della giornata, a partire dalla colazione. Per il pranzo e la cena taglieri di salumi e formaggi, polpettone alle erbe con salsa al mirto, gnudi con bieta rossa e salsa di barbabietola, roast beef di bufala, ortaggi e verdure.
I vini, anch’essi naturali, arrivano da collaborazioni con realtà laziali e Maremmane, così come per le conserve o l’olio; tutti prodotti disponibili per la vendita al dettaglio e per il tasting, sia in loco che d’asporto.
Dice Matidia: “La nostra è la prima vera azienda agricola che apre la sua bottega nel centro di Roma. Vorrei che fosse un’occasione non solo per valorizzare i nostri prodotti ma anche per puntare a qualcosa di più ampio: coinvolgere altre piccole realtà locali, realizzare programmi di eventi, degustazioni e non solo. Sarebbe bello far confluire in questo progetto collaborazioni creative, attività educative per bambini e fondere così momenti di convivialità ad altri più culturali o artistici. Uno spazio dove incoraggiare le contaminazioni tra diverse forme d’arte”.
(photo credits Viviana Berti e Giada Mariani)
M.C
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