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Finocchiona IGP, la regina dei salumi toscani

Dopo il rallentamento registrato nel 2020,  il 2021 è stato il miglior anno di produzione, certificazione, affettamento e confezionamento in tranci sottovuoto per la Finocchiona IGP dal giorno del riconoscimento ad oggi. Nel corso dell’intero anno 2021 sono stati insaccati oltre 248mila chilogrammi in più rispetto al 2020, ossia il 20,88% in più rispetto all’anno precedente. La crescita di produzione, evidente fin dalla primavera, ha avuto una decisa impennata nel secondo semestre dell’anno che, con il dato di +22,7% rispetto agli ultimi sei mesi del 2020, ha portato la denominazione a chiudere il 2021 con il record di produzione a oltre 2 milioni di chilogrammi di impasto insaccato, ossia 1 milione e 92mila pezzi prodotti. Record per l’affettato in vaschetta, oltre 3 milioni e 500mila pezzi, e per i tranci confezionati in sottovuoto, oltre 561.000 chilogrammi. Pertanto, la Finocchiona IGP rappresenta per i salumifici toscani un mercato in deciso aumento con un valore superiore a €12.900.000 alla produzione ed un valore alla vendita di circa €22.400.000. L’Italia si conferma il principale mercato seguita dalla Germania. In generale il mercato europeo segna il 25,7% a cui segue l’extra-UE con il 1,9%.

Il Consorzio sta tracciando la rotta per i prossimi anni grazie a un percorso legato a doppio filo alla sostenibilità: “Stiamo pianificando progetti di sostenibilità che presto vedranno la luce: già nel 2021 abbiamo lanciato la nostra iniziativa di mantenimento della biodiversità grazie all’acquisto ed installazione nelle campagne toscane di alveari per le api impollinatrici a cui vorremo dare seguito anche nel 2022”. Nei prossimi mesi il Consorzio pianificherà ulteriori progetti strategici i quali rappresenteranno un ulteriore passo avanti per la Finocchiona IGP.

M.C.

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