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Cinta Senese, deroga al disciplinare temporanea

La Cinta Senese in via straordinaria, e cioè in presenza di provvedimenti restrittivi delle autorità sanitarie, non sarà più allevata allo stato brado o semibrado, condizione fondamentale per essere “certificata” in base al disciplinare della DOP, ma potrà essere protetta da recinzioni o ospitata in apposite stalle, per scongiurare il rischio di essere infettata dalla peste suina veicolata dai cinghiali selvatici. La modifica, come si legge nel provvedimento del Ministero, che avrà vigore per dodici mesi, è stata decisa in seguito alle notizie allarmanti relative alla peste suina. Il disciplinare per gli allevamenti di Cinta indica un massimo di 1.500 chili di bestiame per ettaro. D’ora in poi, fino a nuove disposizioni, gli animali potranno dunque pascolare anche in aree più piccole purché recintate, permettendo così di provvedere con urgenza alle disposizioni nazionali di contrasto alla diffusione della PSA. L’alimentazione sarà garantita sia da pascolo/bosco sia come integrazione giornaliera e l’età minima di macellazione dei capi ai fini dell’ottenimento della DOP passa a nove mesi anziché i dodici attuali. Le misure si sono rese necessarie per garantire la sicurezza degli animali e la tutela della biodiversità.

M.C.

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