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Agli italiani piacciono le Blonde!

Il luogo è incantevole, Fontanafredda, Serralunga d’Alba. Qui, nacque la storia d’amore tra il re d’Italia Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana, la Bela Rusìn, come era chiamata.
La Tenuta fu acquistata dal re che ne fece dono all’amata, narra la leggenda, dopo una richiesta neppure troppo velata: “Se mi ami davvero donami quella tenuta”. 

In seguito, con la prima vigna a Barolo iniziò la produzione di vini che oggi vanta fama e diffusione in tutto il mondo e la storia del Barolo e quella di Fontanafredda ebbero inizio.
Oggi, la Villa Reale di Fontanafredda e il borgo che la circonda, di proprietà di Oscar Farinetti, patron di Eataly, è un villaggio narrante con 30 piccoli racconti per ridare vita al borgo storico e scoprire, conoscere e ascoltare la storia e le realtà che lo compongono: un hotel diffuso, un ristorante stellato, le cantine, luoghi di ritrovo per eventi e matrimoni e molto di più.

In questo luogo straordinario, dove si respira l’atmosfera del Piemonte più vero, è stato presentato un progetto che nasce dallo spirito europeo, incontra la territorialità locale e abbraccia l’Italia.

Il progetto si chiama Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence e coinvolge gli allevatori francesi della razza bovina Blonde d’Aquitaine e gli allevatori piemontesi riuniti nel consorzio Asprocarne, allo scopo di allevare e produrre una carne di alta qualità destinata al mercato italiano.

Co-finanziato dall’Unione Europea e gestito da Asprocarne Piemonte e France Blonde d’Aquitaine Sélection, il suo scopo è quello di favorire la conoscenza di questa pregiata razza bovina tra i consumatori e gli operatori del settore. In particolare in Francia e in Italia, principali mercati per questo bovino dalle caratteristiche così particolari. 

Cosa rende speciali questi bovini e la loro carne? Sotto la guida di Simone Mellano, direttore di Asprocarne, del Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi dell’Università degli Studi di Milano e dell’Ing. Carlo Sartori dell’Istituto Italiano Assaggiatori Carni, i partecipanti all’incontro sono stati guidati alla scoperta delle proprietà nutrizionali, organolettiche e commerciali della Blonde d’Aquitaine.

Vediamo quali sono: estrema tenerezza ed elevata magrezza della sua carne, caratteristiche particolarmente apprezzate dai consumatori italiani, dovute alla particolare struttura, con un fisico armonico e la mole imponente. Gli arti sono leggeri e la pelle è particolarmente sottile. Il suo mantello è biondo – o “fromentino”, come dicono i tecnici – ma può essere anche rossiccio o completamente bianco. Testa piccola, fronte larga e corna mediamente corte. Ciò che più conta, però, è la sua muscolatura che oggi, grazie a un incessante lavoro di selezione, è ben definita, rotonda e compatta. Le spalle, in particolare, così come il collo, la zona lombare e le cosce sono naturalmente sviluppate. Caratteristiche certificate in Italia dal Sistema di Qualità Nazionale in Zootecnia (SQNZ) e in Francia da specifici Label Rouge, che ne attestano il livello di qualità superiore (Boeuf Blond d’Aquitaine, Boeuf Excellence, Boeuf de nos Prés). 

L’allevamento è soggetto a pratiche moderne di allevamento del bestiame, in grado di garantire elevati standard di sicurezza per i consumatori, ma allo stesso tempo rispettose del benessere animale: le aziende italiane che appartengono al Consorzio Sigillo Italiano e che allevano i bovini di razza Blonde d’Aquitaine, seguono un disciplinare denominato “Vitellone e Scottona ai cereali” e il marchio Consorzio Sigillo Italiano rappresenta una garanzia sull’origine e la qualità del prodotto venduto.
Si parte dalla Francia dove i vitelli nascono e rimangono con le loro madri a completo svezzamento: a un’età compresa tra i 6 e i 12 mesi – già pesano tra i 250 e i 350 chili – sono pronti per iniziare il cosiddetto “ciclo di ingrasso” e arrivano in Italia presso gli allevamenti piemontesi. Qui la competenza e l’esperienza degli allevatori piemontesi completano la fase vitale del bovino che, raggiunto il peso indicativo di 450 kg per le femmine e 600 per il maschio, sono pronti per il macello. 

La carne ottenuta da bovini di razza Blonde d’Aquitaine è ideale per la preparazione dei piatti della tradizione italiana, e in particolare per quelli piemontesi. 

La migliore dimostrazione, il pranzo servito presso Guidoristorante, locale storico, stella Michelin, situato in Villa Reale Fontanafredda, dove lo chef Ugo Alciati ha dato prova delle qualità del prodotto con un menu per intenditori, all’insegna della tradizione piemontese. 

Per i curiosi, ecco il menu:
Benvenuto con salsiccia di Bra e fichi 
Filetto crudo di vitello con crema di funghi porcini
Agnolotti di Lidia al sugo d’arrosto
Guancia di vitello brasata con salsa tartufata.
Gelato al fiordilatte mantecato al momento con zabaione al Moscato Moncucco

Non vi possiamo trasmettere aromi e sapori ma, presto, vi racconteremo di più su questa carne dalle potenzialità prorompenti giunta sul mercato italiano, che sta conquistando macellerie, distribuzione organizzata e ristorazione di alto livello, sulle pagine di iMeat Giornale.

M.C.

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