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Aceto balsamico, no alla standardizzazione

Federconsumatori, attraverso la sua struttura di Modena, è intervenuta a tutela della qualità e dell’originalità della produzione di Aceto Balsamico di Modena IGP, per smascherare le truffe e i diffusi fenomeni di contraffazione a danno dei consumatori: no al tentativo di mettere in discussione i rigidi standard qualitativi di un’eccellenza del Made in Italy. Sarebbe un pericoloso precedente verso la demolizione del sistema di tutela di Dop e Igp.
L’Aceto Balsamico di Modena, 50 aziende, ha una produzione certificata di oltre 97 milioni di litri l’anno, con un fatturato al consumo che raggiunge 1 miliardo di Euro.
La presa di posizione di Federconsumatori si riferisce a una recente misura secondo la quale il governo sloveno ha notificato alla Commissione Europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli aceti che cerca di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto.
In questo modo vorrebbero poter spacciare per aceto balsamico qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato, sminuendo decenni di tradizione, cura e ricerca.
Questa misura aprirebbe una strada pericolosa a danno dell’intero sistema agroalimentare di qualità europeo, ledendo il diritto dei consumatori a un’informazione corretta e trasparente sui prodotti che portano in tavola.

M.C.

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