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Pillole di tendenze

Il 2021 è appena cominciato ma già gli esperti s’interrogano sulle nuove tendenze. Tempo di cambiamenti, quest’anno così insolito nelle premesse, porta voglia di novità e, forse, voglia di stimoli per contrastare la dilagante sfiducia verso il futuro.

Insomma, la gente pare sia alla costante ricerca di qualcosa che la faccia sentire serena, utile e integrata nella comunità. 

Vediamo le principali tendenze che emergono dalle indagini che ci comunicano gli esperti da tutto il mondo: chissà che non ne esca qualche spunto interessante. Il cambiamento riguarda tutti i settori e tutte le fasce di popolazione. 

È il boom dei climatariani (secondo la testata americana Glipsecorp): l’emergenza sanitaria ha fatto crescere il desiderio, da parte dei consumatori, di ricercare alimenti che possano avere un impatto benefico sul cambiamento climatico.
Via ai cibi creati con l’intelligenza artificiale: startup e multinazionali inizieranno ad avvalersi di macchine e robot per digitalizzare la catena alimentare (ricerca riportata da Today).
Proteine degli insetti nel piatto: appena sdoganati dalla European Food Safety Authority, gli insetti  non saranno più un tabù e diventeranno alimento comune nel 2021 grazie alle loro proprietà nutritive e al basso impatto ambientale.
Spazio ai fitonutrienti: gli alimenti che offrono benefici immunitari saranno un must del post pandemia. I consumatori cercheranno in tutti i modi di rafforzare la propria salute come rivela una ricerca di Businesswire pubblicata su Glimpsecorp: il loro consumo raggiungerà i 24 miliardi di dollari entro il 2023.
Imballaggi più flessibili: si cercherà di ridurre al minimo l’utilizzo di confezioni in plastica, prediligendo packaging alternativi. Secondo una ricerca di Market Allied Research, la produzione aumenterà del 12,4% entro il 2022.
Arrivano i super-frutti dall’Amazzonia: alimenti come buriti e camu-camu conquisteranno la nostra tavola per via dell’importante presenza di vitamine e minerali. Cibi utili per restare in forma e rinvigorire il benessere mentale, messo a dura prova.
Grande attenzione alla trasparenza: i consumatori baderanno di più all’origine dei prodotti, chiedendo una maggiore trasparenza dalle aziende. Da un’indagine di Label Insight e Food Marketing Institute è emerso che il 75% dei consumatori vorrebbe informazioni precise riguardanti l’origine dei cibi. 
Biologico al top: il settore sembra non aver risentito gli effetti della crisi e avrà una crescita miliardaria entro il 2025.
Cresce l’interesse per il food delivery: le richieste di consegna del cibo a domicilio, aumentate in maniera esponenziale, continueranno anche nel 2021.
Passione foraging: la pratica di raccogliere piante e ingredienti che crescono spontanei in boschi e prati o lungo i fiumi, già popolare da diversi anni, sarà sempre più frequente anche nel post pandemia.
Meditate, gente!

M.C.

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