
Novità nel mondo del vino; la start-up Acqui docg Rosé apre nuove prospettive per il vino italiano con un fenomeno che unisce due trend in crescita: dal 2002 il consumo di spumanti è cresciuto da 2.000 milioni di bottiglie fino ad arrivare nel 2019 a 3.000 milioni, mentre per i rosati la crescita è stata da 2.200 milioni a 2.800 milioni di bottiglie.
Dall’osservazione di questo fenomeno nasce l’idea dell’Acqui docg Rosé, un nuovo vino secco Spumante da uve Brachetto, tipiche dell’alto Monferrato, che si può declinare anche come Fermo e ha debuttato con la vendemmia del 2017.
Nella sua versione spumante, ottenuta con il Metodo Martinotti-Charmat, risulta morbido e profumato, con bouquet floreale, piacevole retrogusto di piccoli frutti rossi e finale fresco ed elegante.
Acqui docg Rosé si inserisce a pieno titolo in un mercato dal grande potenziale come quello degli Sparkling Rosé. Accanto al tradizionale gusto dolce Brachetto d’Acqui, l’Acqui docg Rosé dry è una novità nella tipologia sia spumante che vino, dal tenore zuccherino limitato, tipologie riproposte grazie ad un lavoro di ricerca e collaborazione con le aziende del Consorzio di Tutela.
Accanto al Brachetto d’Acqui classico, dunque, dalla gradazione alcolica contenuta, che ben si presta ad accompagnare soprattutto i dessert e la frutta, il nuovo Acqui docg Rosé – spumante o fermo – si propone come perfetto accompagnamento di salumi e formaggi e apre ad abbinamenti innovativi tutti da scoprire.
Vino di grande personalità, conferma la storia di un territorio e di una tradizione spumantiera unici.
M.C.
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