
Con una cena “piemontese” servita dallo chef Danilo Lorusso del ristorante La Crota di Roddi, all’ombra della torre del Castello di Roddi e un brindisi al capodanno “simbolico” è iniziata ad Alba la stagione del Tartufo Bianco.
Comincia così la cerca, e i trifulau, gli storici cercatori di tartufi, accompagnati dai loro impareggiabili cani, allo scoccare della mezzanotte del 21 settembre, hanno dato il via al periodo più vivace, interessante e misterioso dell’anno.
Tuber Primae Noctis è l’evento che ogni anno celebra l’avvio della stagione della cerca del Tartufo Bianco d’Alba, aperta ufficialmente il primo giorno d’autunno dopo il periodo di fermo biologico disposto dalla legge regionale 16/2008 dal 1 al 20 settembre di ogni anno, per evitare un eccessivo sfruttamento dell’ambiente, tra le colline del Piemonte, al di sotto del fiume Po.
Lo sapevate che il tartufo cresce lungo tutto il percorso del Po ma solo a destra del fiume? È un mistero che ci ha svelato il presidente dell’Associazione Trifulau di Alba Stelvio Casetta, della cui esperienza e competenza non si può dubitare. Nello stesso posto, sotto lo stesso albero, lo stesso giorno dell’anno e addirittura alla stessa ora: il tartufo cresce così e solo i trifulau più esperti ne conoscono i segreti e li sanno trovare guidando con esperienza i loro cani dallo straordinario fiuto. Cane e trifulau formano una coppia perfettamente affiatata, diventano un solo essere e insieme trovano il meraviglioso pregiato tubero.
Anche il clima è importante perché la stagione sia proficua, freddo è meglio e un vecchio detto popolare recita: “quando l’acqua del rubinetto esce fresca, il tartufo è profumato”.
Ecco che la stagione 2020 si presenta favorevole, secondo le previsioni degli esperti; il terreno è riposato, le piogge e le temperature ideali.
Dal punto di vista commerciale la stagione potrà presentare qualche indecisione, il tradizionale mercato e l’asta non vedranno compratori dall’estero tanti come negli anni scorsi, ma la comunicazione web sopperirà alla scarsa presenza: i trifulau di Alba sono fiduciosi, anche loro hanno imparato che la tecnologia è un aiuto prezioso, quasi come il frutto della loro cerca.
Di solito sono oltre 20 le Fiere del Tartufo che celebrano il Tartufo Bianco d’Alba. Quella di Alba, la più longeva, è giunta alla 90ª edizione. Le Fiere, chiamate Mostre mercato o Sagre, sono da sempre un’occasione piacevole per acquistare tartufi e prodotti locali: dai vini ai salumi, dalle verdure ai dolci. In quest’anno, così particolare, sono 13 le Fiere dedicate al tartufo in programma nel Sud del Piemonte.
Marina Caccialanza
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