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eatPrato walking, l’appuntamento è in fattoria

Dal 19 settembre al 31 ottobre si svolgerà in Toscana una rassegna che nel corso degli anni ha riscosso grande favore di pubblico per la piacevolezza e l’interesse suscitato. Si chiama eatPrato e già dal nome si capisce che il cibo è il protagonista, il trait-d’union che collega le bellezze naturali e artistiche della città di Prato e dei suoi dintorni con le specialità enogastronomiche. eatPrato è l’occasione per conoscere meglio il luogo, la sua gente e gli straordinari prodotti che offre.

Il 2020 è un anno strano, complicato; allora gli organizzatori di eatPrato hanno pensato di rivoluzionare il format: nasce così eatPRATO walking, edizione speciale, appuntamento diffuso e dinamico, itinerante a cominciare da una formula open air del tutto nuova con appuntamenti ogni weekend e che termina con la giornata nazionale del trekking urbano quando tutto si sposterà lungo il fiume Bisenzio.

Passeggiate urbane e itinerari fuori porta, mini tour e gite trekking si mescoleranno lungo il programma per fare conoscere le eccellenze pratesi e per portare il pubblico alla scoperta di luoghi particolari e quasi nascosti, tra degustazioni e performance, in un mix di cammini e mangiari con tanto di racconti e animazioni, passeggiate, angoli, scorci, luoghi in cui cibo e vino o già lo sono o diventano parte integrante di quel territorio.

La Toscana, si sa, è la terra della ciccia, ed ecco che tra gli appuntamenti che di volta in volta si snoderanno in questo autunno pratese (che si possono consultare su eatprato.it), vogliamo segnalare il tour organizzato per il 25 ottobre prossimo quando la carovana del gusto trascorrerà la gita lungo un cammino di mezzacosta nella campagna di Sofignano tra antichi borghi e natura selvaggia. 

La visita dell’Azienda Agricola Del Bello sarà il momento clou della giornata.

È una delle aziende storiche della Val di Bisenzio. Già nell’ ‘800 la Fattoria Del Bello era suddivisa in una decina di poderi che si estendevano dal fondo valle fino al crinale dei Monti della Calvana.

Qui si produce un ottimo olio extravergine di oliva biologico IGP Toscano: le 3.000 piante di olivo presenti in azienda sono distribuite su 120.000 mq di nuovi oliveti specializzati. 

Oggi l’azienda agricola si sviluppa su 300 ettari di terreno e ha mantenuto dimensioni, indirizzi produttivi e zootecnici di un tempo, applicando moderne tecniche colturali e di allevamento.

L’azienda Del Bello ha contribuito al recupero dei bovini di razza Calvana fin dagli anni ‘80. Oggi ne alleva circa 40 capi in selezione, divenuti ormai famosi per la qualità e la resa delle loro carni pregiate.

La Calvana è una razza bovina minore italiana, autoctona della Toscana, allevata principalmente sulle aree collinari e montuose dell’Appennino Tosco-Emiliano tra le province di Firenze e Prato. 

In passato i bovini di razza Calvana venivano utilizzati prevalentemente per lavoro, nel corso degli ultimi decenni è stata riscoperta come una razza di buon adattamento al pascolo da cui è possibile produrre carni pregiate, muscolose e meno grasse rispetto alla Chianina. 

L’allevamento all’aperto tra le montagne, attribuisce alla carne proprietà e caratteristiche eccezionali, grazie ad un contenuto di colesterolo più basso rispetto ad altre razze e con una buona presenza di acidi grassi Omega 6 che si traduce in un prodotto dal sapore gustoso e da una consistenza tenera, ideale per la preparazione di diversi piatti tradizionali della cucina italiana come gli stracotti, gli spezzatini, le polpette di carne alla pratese (piatto tradizionali della cucina tipica toscana) o ancora l’intramontabile Bistecca alla Fiorentina.

La caratteristica principale del metodo di allevamento applicato alla Del Bello è il rispetto degli animali che non vengono mai forzati con mangimi importanti fatti di nuclei concentrati, come può succedere nei grandi allevamenti intensivi. La naturale crescita dell’animale è, infatti, fondamentale per fare un prodotto di qualità, col suo sapore. Sono carni molto consistenti e non perdono tanto peso durante la cottura. 

All’interno dell’agriturismo, vengono servite esclusivamente carni Toscane, come prevede la normativa per gli agri-ristorante: vitelli o vitelloni nati, allevati e macellati in Toscana, la terra della ciccia, di produzione interna all’azienda o di razza Maremma o Chianina acquistata soltanto da allevatori selezionati. 

Marina Caccialanza

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