Nel primo trimestre del 2020 i consumi degli italiani registrano un calo del 4% e tornano indietro di circa 20 anni precipitando su valori comparabili a quelli dei primi anni 2000.
Lo afferma Coldiretti in una ricerca condotta sui dati Istat: tendenze che evidenziano lo tsunami nei consumi provocato dall’emergenza Coronavirus con la crisi di molte attività produttive.
Le vendite al dettaglio diminuiscono del 26,3% in valore con un calo minore per i prodotti farmaceutici.
Aumentano le vendite dei beni alimentari (+6,1%) secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al mese di aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; cresce con l’emergenza il peso dei consumi alimentari che rappresentano la seconda voce di spesa nei budget delle famiglie dopo l’abitazione.
L’agricoltura sta tenendo duro di fronte alla crisi generale ma non si può negare che molte filiere siano in profonda difficoltà. Si rende indispensabile – secondo Coldiretti – fermare le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità e garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per difendere la capacità degli italiani di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori.
Marina Caccialanza
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