Community news

Olio EVO monovarietale, ricchezza da preservare

Sarà un’ottima annata per l’olio extravergine di oliva italiano monovarietale.

La natura non si ferma e anche nel periodo di quarantena forzata che ha chiuso tutta l’Italia, gli uliveti hanno continuato a seguire il corso della natura e, quest’anno, l’hanno fatto molto bene.

Da nord a sud, seppure nelle loro differenze – in Trentino siamo alla fine della fioritura, mentre al centro-sud è già possibile vedere le prime olive – i sei soci del Consorzio Opera Olei sono concordi sulle condizioni delle piante, anche se un vero bilancio si potrà fare solo a settembre alla vigilia della raccolta.

Chi lavora con la terra e i suoi frutti è preparato ad affrontare le difficoltà legate all’andamento della natura: cambiamenti climatici e calamità naturali. Per questo motivo i produttori del Consorzio Opera Olei hanno attivato nuove strategie per affrontare il lockdown in modo costruttivo, trovando soluzioni per arginare l’emergenza sia dal punto di vista sanitario, mettendo in sicurezza i propri collaboratori, sia dal punto di vista commerciale, con nuove modalità di vendita per gestire al meglio il proprio business.
Opera Olei è un consorzio nato dall’impegno di 6 aziende agricole, sei produttori che hanno creduto nell’olivicoltura e hanno sviluppato tecnologie e metodi con l’obiettivo di esaltare le virtù organolettiche e salutistiche dei propri oli extra vergine di oliva.

Attraverso le loro azioni congiunte, si diffonde la cultura dell’olio di qualità.

Proprio dal Consorzio parte un appello rivolto ai consumatori e agli chef, perché, quest’anno in particolare, riscoprano le eccellenze italiane, prodotti di altissima qualità che possono fare di un piatto semplice un vero e proprio capolavoro.

Presidente del consorzio Opera Olei è Riccardo Scarpellini; ad oggi ne fanno parte: Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria), Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trento), Frantoi Cutrera dei Monti Iblei (Ragusa), Azienda Agraria Viola di Foligno (Perugia), Frantoio Franci di Montenero d’Orcia (Grosseto), Mimì di Modugno (Bari).

Marina Caccialanza

Categorie:Community news

Con tag:,